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Council of Europe - Université de Lausanne - Prison and Prisoners in Europe 2020. Key Finding of the Space Report I

Nel mese di aprile 2021 è stato pubblicato il report "Prison and Prisoners in Europe 2020. Key Finding of the Space Report I" a cura di Marcelo F. Aebi e Mèlani M. Tiago dell'Università di Lausanne che sintetizza il rapporto 2020 sulle statistiche penali annuali del Consiglio d'europa sulla popolazione carceraria (Space I).
Il Rapporto presenta l'andamento dei tassi di carcerazione in Europa negli ultimi dieci anni, le caratteristiche della popolazione detenuta, i costi, la densità detentiva ed il rapporto staff/ detenuti.
Questo rapporto individua cinque cluster che si differenziano tra loro in base al punteggio assegnato a ciascun paese e distinto in molto alto, alto, medio, basso, molto basso rispetto al valore mediano europeo, costruiti sulla base dei risultanti di una batteria di indicatori (popolazione detenuta per 100.000 abitanti; percentuale di detenute donne sulla popolazione detenuta; percentuale detenuti stranieri sul totale popolazione detenuta; percentuale di detenuti di un età di 50 e più, percentuale di detenuti in custodia cautelare; densità detentiva; rapporto detenuti/staff).
Secondo le statistiche penali annuali il numero di detenuti ogni 100.000 abitanti è in netta diminuzione sul territorio europeo: al 31 gennaio 2020 c'erano 1.528.343 detenuti in 51 amministrazioni penitenziarie (su 52), il che corrisponde a un tasso di popolazione carceraria europea di 103,2 detenuti ogni 100.000 abitanti (-1,7% rispetto al 2019). Dal 2013 il calo complessivo è stato del 20%.
Secondo Marcelo Aebi, capo del team di ricerca SPACE dell'Università di Losanna, la riduzione potrebbe riflettere la "diminuzione dei reati tradizionali" mentre i crimini informatici, che sono in aumento, "portano a meno condanne perché gli autori sono spesso basati al di fuori del territorio nazionale e sono difficili da rintracciare e sanzionare ”.
II tasso di incarcerazione registra in Europa una media di 124 detenuti ogni 100.000 abitanti. Nel mese di gennaio 2020 i paesi con i più alti tassi di incarcerazione sono stati: Turchia (357 detenuti ogni 100.000 abitanti), Russia (356), Georgia (264), Lituania (220) Azerbaigian (209), Repubblica Ceca (197), Polonia (195), Repubblica slovacca (193) ed Estonia (184). Al contrario, i tassi di incarcerazione più bassi sono stati riscontrati in Islanda (45), Finlandia (50), Paesi Bassi (59) e Norvegia (59). L'Italia presenta un tasso di incarcerazione, al di sotto della media europea, di 101 detenuti ogni 100.000 abitanti.
In riferimento alle caratteristiche della popolazione detenuta il rapporto mostra che l'età mediana dei detenuti è di 36 anni, il 15% ha un età maggiore di 50 anni e più. Rispetto agli altri paesi europei, l'Italia al 31 dicembre 2020, registra la percentuale più alta di detenuti con un'età uguale o superiore a 50 anni. In tutti i paesi membri il 95% dei detenuti è di sesso maschile ed il 15% è di straniero.
Dai dati processuali emerge che il 22% dei detenuti è in custodia cautelare. La distribuzione del fenomeno varia molto nei vari Stati. L'Italia, ad esempio, registra una percentuale di detenuti in custodia cautelare del 31%, i Paesi Bassi del 43%, la Svizzera 42% , l'Armenia il 46%, di contro in Romania è del 10%, in Turchia del 16% e in Serbia del 19%. La durata della detenzione per i detenuti che sono stati giudicati varia da 1 a 3 anni nel 22% dei casi , da 5 a 10 anni nel 19% e da 3 a 5 anni nel 18%.
Le fattispecie di reato più frequenti sono: i reati connessi alle sostanze stupefacenti (17,7%), seguiti dai furti (13,1%), dalle rapine (10,6%) e tentati omicidi e omicidi (12,1%). Al 31 gennaio 2020 sono dieci gli stati, tra cui l'Italia, al secondo posto dopo la Turchia, che hanno registrato un elevata densità detentiva, con più di 105 detenuti per 100 posti detentivi.


Pubblicata il: 12/4/2021


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